L’articolo 25 del Codice degli appalti (d.lgs. 50/2016) prevede che il Soprintendente, qualora sulla base degli elementi trasmessi e delle ulteriori informazioni disponibili, ravvisi l’esistenza di un interesse archeologico nelle aree oggetto di progettazione, possa richiedere una verifica preventiva dell’interesse archeologico attraverso l’esecuzione di saggi archeologici e, ove necessario, l’esecuzione di sondaggi e di scavi, anche in estensione tali da assicurare una sufficiente campionatura dell’area interessata dai lavori.
Grazie all’esperienza dei propri soci, all’attrezzatura e alla strumentazione hardware e software in dotazione alla cooperativa, siamo in grado di svolgere scavi archeologici in ogni contesto e in qualsiasi regione italiana. I costanti rapporti con enti di ricerca nazionali ed internazionali (Università del Salento e Libera Università di Amsterdam), garantiscono sempre elevati standard qualitativi e un approccio scientifico di alto profilo.