VALUTAZIONE D’IMPATTO ARCHEOLOGICO

I TUOI PROGETTI SENZA SORPRESE

Redigiamo regolarmente Valutazioni di Impatto Archeologico (VIArch) nel rispetto dell’articolo 25 del Codice degli appalti (d.lgs. 50/2016), secondo i criteri di cui al D.P.C.M. 14 febbraio 2022 “Approvazione delle linee guida per la procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico”, producendo tutta la documentazione necessaria alla Verifica preventiva dell’interesse archeologico in fase di progettazione preliminare di opere pubbliche o opere di interesse pubblico svolte nell’ambito di procedure di Autorizzazione Unica ai sensi del d.lgs. 387/2003 (ad esempio in fase di progettazione di grandi impianti eolici e fotovoltaici). La Impact Archeologia è dotata di tutti gli strumenti hardware e software per la redazione del documento di valutazione archeologica preventiva (stazione totale, dispositivi PDA in versione GPS, software di elaborazione cartografica GIS etc.), garantendo affidabilità e rapidità di esecuzione in qualsiasi contesto sul territorio nazionale.

UNA VIARCH, TANTE ATTIVITà


INDAGINI BIBLIOGRAFICHE E D’ARCHIVIO

L’analisi dell’area di progetto viene eseguita attraverso lo spoglio dei documenti bibliografici e della documentazione conservata presso gli archivi delle Soprintendenze A.B.A.P. Contestualmente alle indagini bibliografiche, viene realizzato un Sistema Informativo Territoriale (G.I.S.) con lo scopo di restituire una esaustiva visione d’insieme delle principali caratteristiche geomorfologiche, storiche ed archeologiche dei territori oggetto di studio.


TELERILEVAMENTO E FOTO AEREE

L’analisi fotointerpretativa consente di individuare anomalie riconducibili a un’eventuale presenza di testimonianze archeologiche, oggetto di successiva verifica in sede di ricognizione. L’attività prevede la lettura sia di riprese aeree effettuate in voli recenti, sia di foto aeree effettuate in voli storici . Spesso, oltre alla lettura delle foto aeree, si rivela di notevole utilità la lettura di immagini telerilevate


RICOGNIZIONI ARCHEOLOGICHE

La ricognizione archeologica (in inglese field survey), prevede una serie di tecniche e di applicazioni utili all’individuazione di testimonianze archeologiche sul terreno. Le procedure di base richiedono la copertura sistematica delle aree da indagare, la descrizione dei siti in apposite schede, la loro localizzazione tramite sistemi GPS e la documentazione dei reperti più significativi.  Tutte le attività sul campo tengono conto delle condizioni di visibilità al momento del sopralluogo, illustrate nella Carta della Visibilità.


INDAGINI GEOFISICHE

In alcuni casi risulta utile applicare una strategia modulare d’indagine basata sull’integrazione tra metodi tradizionali e indagini geofisiche. Le prospezioni geofisiche, attraverso diversi metodi, consentono una ricognizione del sottosuolo di una determinata area, mediante la misura, effettuata dalla superficie terrestre, di alcune grandezze fisiche. Dalle variazioni spaziali e temporali di queste grandezze si può ricostruire la natura, le dimensioni e la profondità delle formazioni sepolte, con l’obiettivo di ridurre al minimo le possibilità di insorgenze archeologiche nel corso dei lavori. 


CARTE DEL RISCHIO ASSOLUTO

Il Rischio Archeologico Assoluto rappresenta l’effettivo rischio di presenze antiche nell’area in esame, desunto dall’analisi e dalla combinazione di alcuni fattori di rischio individuati e classificati su base tipologica. Nell’ambito del Rischio Assoluto, viene valutata anche la reale consistenza dei depositi archeologici sepolti, allo scopo di consentire una più puntuale valutazione dell’impatto dell’opera in progetto sulla presenza archeologica o per pianificare eventuali indagini preliminari o forme di tutela.


CARTE DEL RISCHIO RELATIVO

Il Rischio Archeologico Relativo costituisce l’effettivo rischio da considerarsi al momento dell’esecuzione dell’opera. Il Rischio Archeologico Relativo è calcolato rispetto alle opere in progetto, ai cantieri ed alle eventuali opere accessorie. Per il rischio archeologico relativo vengono considerati due fattori di valutazione: la distanza dalle opere e la loro tipologia. Ciascuna tipologia di opere, infatti, ha un impatto differente sulla realtà archeologiche eventualmente presenti.

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