“Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai”
maometto
L’attività prevede la scoperta del centro storico di Mesagne attraverso un’originale esperienza da turisti apprendisti. I partecipanti potranno così imparare ad orientarsi in un centro urbano allo scopo di scoprirne i servizi e i principali luoghi della cultura. I ragazzi avranno, inoltre, la possibilità di comprendere come si “legge” e come si usa un museo, esplorando il MAME (Museo Archeologico di Mesagne). Un’esperienza che tutti dovrebbero fare prima di partire alla scoperta del mondo: un vero e proprio viaggio zero. Gli strumenti utilizzati nel corso dell’attività potranno essere portati via come ricordo della giornata trascorsa.
Il Parco Archeologico di Santa Maria D’Agnano, esteso su un’area di 13 ettari, conserva i resti una grande grotta teatro di riti e culti dedicati ad una divinità femminile negli ultimi 30.000 anni. Nella grande grotta-santuario sono stati rinvenuti i resti della “madre più antica del mondo“, oggi conservati presso il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, nel centro storico di Ostuni.
Il Parco dei Messapi di Muro Tenente, esteso su oltre 30 ettari, è dotato di tutti i servizi necessari alla visita. Organizzato attorno ad un info-point, dal quale prende avvio un sistema di sentieri scandito da numerosi punti di interesse, il Parco si presta bene ad attività didattiche e Living History anche grazie alla presenza di una vera e propria casa messapica riedificata sulle fondamenta di una struttura abitativa del III secolo avanti Cristo.
Nel centro storico di Mesagne è possibile ammirare il Complesso Archeologico di Vico Quercia dove si conservano i resti di una cinta muraria e la riproduzione di una stele funeraria dell’età del Ferro, una serie di tombe messapiche e i resti di un palazzo di età rinascimentale. Il Complesso è dotato, inoltre, di pannelli didascalici con illustrazioni 3D appositamente realizzate.
A pochi metri di distanza, vi è il Museo Archeologico, dove sono esposti numerosi reperti archeologici di età iapigia, messapica e romana.
Il MAFF racconta alcuni dei momenti fondamentali della storia della Piana di Brindisi. Le sale espositive, allestite al piano nobile del Castello Imperiali, sono organizzate in ordine cronologico: il percorso inizia con le fasi più antiche della storia dell’uomo in Puglia, prosegue con l’età ellenistica e romana e si conclude con la nascita del borgo medievale di Francavilla e dei successivi sviluppi di età moderna, quando il destino della città si incrocia con quello di un’importante famiglia genovese: gli Imperiali.
Dell’antica città messapica di Gnathia rimangono i resti delle poderose fortificazioni e della necropoli. Di grande impatto i resti della fase romana con monumenti, terme e abitazioni fiancheggiati dalla via Traiana. All’interno del Parco, da cui si gode una splendida vista, vi è anche il più ricco e importante museo archeologico in provincia di Brindisi, organizzato in undici padiglioni che ospitano reperti di straordinaria bellezza.
La chiesa di San Pietro in Crepacore, è un autentico gioiello dell’architettura e dell’arte medievale pugliese. L’area, oggetto di una importante campagna di scavi archeologici, ha restituito i resti di un insediamento dell’età del bronzo, di una fattoria romana e, a partire dall’età medievale, di una chiesa cristiana a tre navate. All’esterno della chiesa si possono ammirare i resti di un cimitero medievale del quale rimangono 14 tombe di diverse tipologie.
Il Parco Rupestre Lama D’Antico ospita uno dei più suggestivi insediamenti rupestri della Puglia. Al suo interno è possibile esplorare i resti di un villaggio medievale: l’imponente chiesa scavata nella roccia, le grotte-abitazioni e le grotte utilizzate come ambienti di lavoro. Nell’area del Parco rientrano anche le incantevoli chiesette rupestri di San Lorenzo e San Giovanni dagli splendidi affreschi. Il percorso si svolge all’interno di un paesaggio naturale, animato da uliveti e immerso nella macchia mediterranea.
Viaggio alla scoperta del patrimonio archeologico di Brindisi. Partendo dal Museo Archeologico Provinciale, il percorso si snoderà tra le vie del centro storico, passando dalla Chiesa di San Giovanni al Sepolcro (dove si trovano i resti di una domus romana), dal complesso archeologico urbano di San Pietro degli Schiavoni (Teatro Verdi) e Palazzo Granafei-Nervegna, per concludersi sul lungomare, all’ombra delle colonne terminali della Via Appia Antica.
I frantoi ipogei di Torre Santa Susanna, sono un sistema esteso di ambienti sotterranei interamente scavati nel banco di roccia calcarenitica. Al loro interno si possono ammirare gli spazi dove avveniva la molitura per mezzo delle macine e la torchiatura, i depositi delle olive (scjave), le cisterne per la conservazione dell’olio prodotto (pile), gli spazi per il riposo degli uomini e le stalle per gli asini utilizzati per la movimentazione delle macine.
Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto può essere considerato uno dei più importanti musei italiani. Il percorso espositivo illustra la storia di Taranto e della Puglia dalla Preistoria all’Alto Medioevo. Al suo interno ampio spazio è riservato all’esposizione degli eccezionali reperti provenienti dalla necropoli greca, fra i quali spiccano la straordinaria Tomba dell’atleta e i famosi ori di Taranto. Nelle sale dedicate alla Taranto romana è possibile ammirare lo splendore della città all’indomani della conquista, testimoniato dagli splendidi mosaici provenienti dalle domus.
Un viaggio alla scoperta della Oria Archeologica. Partendo dal Museo Archeologico di Oria e dei Messapi, il percorso si snoderà tra le vie del centro storico, toccando il Complesso Archeologico di Piazza Cattedrale, la Necropoli Messapica di Piazza Lorch e l’area archeologica di Via Erodoto per concludersi presso le rovine dell’abitato bizantino di Parco Montalbano (facoltativo).
Viaggio alla scoperta del Salento Archeologico e della Lecce Romana. Partendo dal Museo Archeologico Provinciale, il percorso si snoderà tra le vie del centro storico, toccando l’anfiteatro romano, la colonna romana di Sant’Oronzo e il teatro romano.
Escursione nella Riserva Naturale Orientata Salina dei Monaci lungo la costa ionica in territorio di Manduria dove, grazie alla presenza di diversi habitat di tipo marino, palustre e terrestre sarà possibile percorrere un sistema ecologico ricco di specie vegetali tipiche della Macchia Mediterranea. La presenza di una “chiusa” , che consentiva la raccolta del sale, la rende un habitat ideale per molte specie di uccelli stanziali e migratori, tra i quali i meravigliosi Fenicotteri Rosa. È proprio in questo percorso che si nascondono miti e leggende che raccontano di divinità del mare, di Ninfe e di Guerrieri trasformati in piante ed in meravigliosi fiori.
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